L’ 8 marzo Festa della Donna con GINGER BENDER all’ Onda Road !

Ginger Bender è una sbronza di Ginger, un piegatore di zenzero, un nome dall’assonanza ambigua, un pervertito dai rossi capelli, un duo musicale. Un incontro tra due anime affini che subito si accorgono di quanto hanno in comune. Un ponte tra musiche del passato e un presente funky, groovy, elettronico; anima nera e anima bianca si fondono; il ritmo e l’energia africana e l’armonia europea, con atmosfere anni 30 rivisitate in versione riot girl. Due chitarre, loop station, due voci che si moltiplicano e si intrecciano creando un tessuto sonoro unico in costante ricerca. Un sound che mescola l’acustico puro e la torbida elettronica che si fondono in un magma, in cui il passato prende nuova vita e si reinventa.

Ginger Bender nasce nel 2012 dall’incontro di Alessandra Di Toma e Jeanne Hadley, conosciutesi all’Accademia Internazionale della Musica – civici corsi di Jazz a Milano dove entrambe studiavano
chitarra e Jeanne anche canto. Parallelamente allo studio della chitarra e del canto, le due ragazze studiano percussioni africane
con il maestro Lorenzo Gasperoni, che anni dopo diventerà il produttore artistico del loro primo album. Decidono di formare un duo per consolidare lo studio degli standard jazz e cominciare a
misurarsi con un pubblico. Iniziano così ad esibirsi in diversi locali dell’area Milanese. Sono particolarmente affezionate all’arte di strada, infatti hanno portato avanti a lungo la loro attività di
busker in Italia e all’estero, perché amano la particolare relazione che nasce tra il musicista e il suo pubblico, l’energia di un dialogo non verbale che diventa immediato quando ci si esibisce in strada.
Decidono quindi di fare un viaggio “on the road” in Spagna, partendo solamente con le loro chitarre e ukulele. Questo viaggio segnerà l’inizio di un sodalizio lungo e proficuo. Durante quest’avventura hanno la possibilità di suonare con gitani e musicisti locali, allargando i loro orizzonti musicali. L’anno seguente ripetono l’esperienza, questa volta andando in Grecia e stando a stretto contatto con musicisti del posto, esplorando anche le sonorità del rebetiko. E poi la Finlandia, insieme a due band di jazzisti finlandesi. Dopo qualche anno cominciano a sentire l’esigenza di scrivere i
propri brani, trasformando il duo in un progetto cantautoriale. Voraci ascoltatrici musicali, sono mosse dalla costante ricerca del proprio linguaggio che non vogliono ingabbiare all’interno di un
solo genere. Le lingue e gli stili si mischiano nella loro musica, che è ricca di influenze e di universi sonori differenti: nelle loro canzoni si possono sentire sonorità blues, funk, afro, armonie che
ricordano vecchie ballad jazz anni 30’ cantate su un ritmo reggae sincopato. Una delle prerogative del duo è quella dell’improvvisazione, retaggio del loro percorso musicale jazz e afro.
I loro testi indagano diverse tematiche, tra cui le diverse sfaccettature dell’amore, soprattutto quello disfunzionale. Alcuni sono stati ispirati da incontri avvenuti in tour, altri nascono dalle riflessioni che spesso nascono quando passano del tempo insieme. I testi sono scritti sia in italiano che in inglese, lingua madre di Jeanne. Intensificano la propria attività live anche grazie all’incontro con Paolo Mei di Rocketta booking con il quale organizzano svariati tour per tutta la penisola, sia come Ginger Bender, sia come membri della band di Erin K, cantautrice americana. Si trovano quindi a
suonare in diversi contesti, dal piccolo pub, al circolo letterario, a palchi importanti come l’Alcatraz e il Biko di Milano, la Flog di Firenze, l’Hiroshima di Torino, il New Age a Roncade.
Suonano in diverse occasioni per promuovere la lotta alla violenza sulle donne, in particolare al Wall of Dolls ideato da Jo Squillo. Collaborano con musicisti dell’area Milanese, in particolare con
Niccolò Bonavita , in arte Bolla, con il quale registrano due brani che faranno parte del suo album “So Fat”, uscito nel 2016. Vengono invitate a festival dedicati alla chitarra molto prestigiosi, tra i
quali l’International Guitar Rendez-Vous organizzato dall’ADGPA, il Festival Internazionale della Chitarra di Menaggio e l’Ossola Guitar Festival. Il loro primo album, prodotto da Paolo Mei per Rocketta Records, nasce dalla collaborazione con Lorenzo Gasperoni in veste in produttore artistico, con il quale cominciano a consolidare il loro sound. Anticipato dal singolo “Cumbia Nera”, a fine febbraio del 2018, l’album vede la luce qualche mese dopo, il 27 aprile, e viene da subito elogiato dalla critica specializzata. Da li, una bellissima
avventura ancora tutta da scrivere.

Dicono di “Tieni accesa la luce”:
“Una solidità musicale non comune” (voto 7) – Blow Up
“Sanno parlare d’amore, giocare, ma anche schierarsi con un sorriso a fil di labbra” (voto 6,5) – Rumore
“Tieni accesa la luce è un album sensuale e ammaliante, una rarità della discografia contemporanea.” (Music Coast To Coast)
“Fin dal primo ascolto cattura l’attenzione per la coloratissima gamma di canoni espressivi utilizzati” (Loudd)
“Un lavoro originale e intrigante” (Sentireascoltare)
“Delizioso debutto” (Radiocoop)

Formazione:
Alessandra Di Toma : chitarra e voce
Jeanne Hadley : chitarra e voce